
Il massaggio nel cane
La quotidianità del cane è cambiata molto negli ultimi anni. La distinzione tra cane da lavoro (caccia, da gregge, polizia, agility..) e cane di famiglia non è più così netta. Mentre per il cane da lavoro propriamente detto in genere è previsto un riscaldamento e comunque un allenamento di preparazione all’attività sportiva, il cane di famiglia spesso viene considerato poco durante la settimana e la domenica come “premio” viene portato a fare passeggiate lunghe in montagna, nuoto nel mare o nel lago o a correre insieme al proprietario. Questo comporta uno sforzo muscolare intenso improvviso che può portare a contratture muscolari, stiramenti tendinei o semplicemente ad un accumulo di acido lattico nei muscoli.
Il massaggio può preparare la muscolatura allo sforzo imminente sia nel cane sportivo che nel cane di famiglia, aumentando la vascolarizzazione ematica e linfatica e può essere abbinato alla mobilizzazione articolare. Dopo l’attività fisica la sua azione meccanica porta ad un miorilassamento diminuendo tensioni ed algie. Il contatto delle mani del terapista con il corpo dell’animale rappresenta uno stimolo per il rilascio di endorfine che contribuiscono a ridurre stress e dolore abbassando la pressione sanguigna, la frequenza respiratoria e favorendo la digestione.
Indicazioni
-riscaldamento pre- esercizio
-rilassamento tra un esercizio e l’altro (riduzione dello stress)
-patologie muscoloscheletriche croniche (p.es. artrosi)
-post chirurgia
-drenaggio linfatico
Controindicazioni
-patologie sistemiche come febbre, infezioni, shock
-in presenza di tumori
-in presenza di ferite o abrasioni
Esecuzione
Il massaggio prevede varie fasi. S’inizia con lo stroking, si accarezza il cane con il palmo della mano con pressione media prima sul collo, poi lungo la spalla fino alle dita dell’arto anteriore poi lungo le coste e la schiena, scendendo lungo l’arto posteriore sino alle dita, in ultimo sulla groppa sino alla punta della coda. Durante questo primo contatto con il cane si valuta il tono muscolare, gonfiori ed eventuali variazioni di temperatura cutanea. I muscoli si rilassano, viene favorito il drenaggio venoso e linfatico. In caso di gonfiore localizzato in particolare sulla porzione distale degli arti si effettua una pressione media in senso disto-prossimale. Questo fase chiamata effleurage favorisce la rimozione di tossine e favorisce la mobilità tissutale. Aumentando la pressione si può agire anche sui tessuti profondi durante la fase del petrisssage, utile per diminuire adesioni fasciali. Per trattare aree ampie con tono muscolare aumentato come p.es. sui muscoli glutei si utilizza la tecnica della percussione utilizzando le mani a coppa (clapping) o sul bordo ulnare (hacking). Si conclude il massaggio come s’inizia, con lo stroking, utile anche tra una fase e l’altra.
Dr.ssa med. vet. Schmidt Karin, rECVS
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