Ernia peritoneo pericardica

Eziopatologia: anomalia congenita comune nel cane e nel gatto. Uno sviluppo anomalo del setto trasverso porta ad un difetto della porzione ventrale del diaframma o a tessuto del diaframma ventrale esageratamente fragile con tendenza alla rottura. Di conseguenza visceri addominali come fegato, legamento falciforme, intestino tenue, omento, milza e raramente lo stomaco possono erniare nel sacco pericardico.

Segni clinici: spesso i soggetti affetti sono asintomatici per anni, possono presentare sintomi respiratori come dispnea, tosse o sintomi gastroenterici come anoressia, polifagia, vomito o diarrea. Possono essere rilevati anche sintomi aspecifici come perdita di peso, dolore addominale, intolleranza all’esercizio, shock e collasso.

Diagnosi: mediante radiogafia si evidenzia una silhouette cardiaca aumentata con dislocazione dorsale della trachea, l’ecografia riesce ad evidenziare con maggior precisione quali organi sono erniati nel pericardio.

Terapia: la maggior parte dei soggetti colpiti è in grado di convivere con questa anomalia anatomica per tutta la vita, soprattutto se vivono in casa. La terapia chirurgica prevede una celiotomia mediana, spesso il pericardio è fuso con il diaframma, il peritoneo e la fascia trasversa e la sua apertura non determina uno pneumotorace. Gli organi addominali erniati in genere non mostrano aderenze e sono facilmente ricollocabili in addome. Una volta suturato il pericardio può rimanere aria all’interno che può essere facilmente aspirata in sede operatoria, piccole bolle d’aria si riassorbono in un secondo tempo senza complicazioni.

Prognosi: favorevole nell’80% dei casi operati

Dr. med. vet. Bernasconi Curzio, DECVS FVH, specialista in chirurgia

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