
Emangiosarcoma splenico
L’emangiosarcoma è un tumore maligno di origine vascolare endoteliare. Nel cane rappresenta il 50 % dei tumori maligni splenici. Si presenta o come una massa localizzata o disseminato a tutta la milza.
Le razze più colpite sono il pastore tedesco, il labrador retriever e il golden retriever.
Cresce rapidamente e forma velocemente metastasi a livello polmonare, del fegato, del cuore, dei linfonodi, del diaframma, e dell’omento. Può anche metastatizzare sull’atrio destro, anche se in quella localizzazione spesso si tratta di un emangiosarcoma primario.
Segni clinici: anoressia, dimagrimento, distensione addominale, letargia, debolezza muscolare, vomito, aritmie cardiache, collasso
Visita clinica: mucose pallide, splenomegalia, dolore addominale
Esami di laboratorio: anemia (a volte rigenerativa, se il sanguinamento è già avvenuto da qualche tempo), leucocitosi, aumento della bilirubina e degli enzimi epatici
Radiografia: RX addome evidenzia una massa addominale e perdita di contrasto per la presenza di versamento che torace, RX torace evidenzia eventuali metastasi polmonari e cardiache, eventuale tamponamento cardiaco in caso di rottura di un tumore all’atrio destro, linfadenomegalia
Ecografia: evidenza massa splenica, eventuali metastasi epatiche
Terapia: splenectomia dopo stabilizzazione del paziente
Prognosi: dipende dalla gravità del tumore, emangiosarcomi splenici stadio 3 (tumore invasivo, coinvolgimento di linfonodi distanti, presenza di metastasi) hanno purtroppo la prognosi peggiore. Senza chemioterapia adiuvante la sopravvivenza media non supera i 3 mesi, per gli stadi 1 (massa singola inferiore a 5 cm, senza coinvolgimento linfonodale e assenza di metastasi) e 2 (massa singola maggiore di 5 cm, coinvolgimento del linfonodo regionale e assenza di metastasi) sono descritti tempi di sopravvivenza sino a 9 mesi utilizzando un protocollo a base di dossorubicina e liposoma muramil tripeptide fosfatidiletanolamina.
Curiosità: vista la sua natura cavitaria, l’emangiosarcoma splenico non è macroscopicamente distinguibile da un ematoma splenico. Soprattutto se si tratta di emangiosarcomi allo stadio 1 o 2. In caso di massa splenica si consiglia comunque la splenectomia con successiva istopatologia.
Dr. med. vet. Bernasconi Curzio, DECVS FVH, specialista in chirurgia
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Buongiorno chiedo cortesemente un consiglio per il mio cagnolino. È stato diagnosticato un emangiosarcoma splenico (di 4 X3 cm) con metastasi al polmone sinistro. Il cane ha 12 anni e pesa 2 kg. Visto le metastasi a distanza è stata sconsigliata l'operazione xchè inutile. Chiedo se confermate e i tempi di sopravvivenza secondo le vs esperienze. Grazie cordialmente
ReplyBuongiorno Signora Anna,
purtroppo l’emangiosarcoma è tra le neoplasie più aggressive.
Il fatto che sia presente una lesione metastatica visibile può essere una controindicazione alla chirurgia.
Al momento non sono disponibili protocolli chemioterapici sicuramente efficaci.
Si potrebbe eventualmente tentare con una chemioterapia metronomica, ma i tempi di sopravvivenza sono davvero molto bassi.
Rimaniamo a disposizione per un consulto.
Cordialità
Dr. med. vet. Graziano Allievi
Replyhttp://www.centroveterinarioairone.ch
La ringrazio dottore, per tempi di sopravvivenza molto bassi intende che, dalla diagnosi, non supererà i tre mesi? La ringrazio 😞
ReplyBuongiorno Signora Anna,
per valutare al meglio la situazione andrebbe eseguita una visita.
Rimaniamo a disposizione per trovarci in studio e discutere con calma tutte le opzioni terapeutiche.
Cordialmente
Dr. med. vet. Allievi Graziano
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