
Corpi estranei esofagei
Introduzione: corpi estranei esofagei sono comuni nel cane e rari nel gatto. La maggior parte delle volte si tratta di ossa, ma, non di rado, si riscontrano anche palline, altro genere di giocattoli, tricobezoari, aghi, e, non da ultimo, articoli somministrati al proprio animale dal proprietario per la salute orale.
Corpi estranei esofagei si bloccano in quanto sono troppo grossi per transitare o perché presentano delle parti appuntite che perforano la superficie esofagea ancorandoli poi alla stessa. Tre le localizzazioni principali: parte caudale dell’esofago (85% dei casi), base del cuore (10%), entrata dell’esofago nel mediastino (5%).
Corpi estranei perforanti possono risultare in un collegamento aperto (fistola) tra esofago, trachea, bronchi, parenchima polmonare o pelle e possono danneggiare l’esofago, provocando emorragia, infiammazione, perforazione dell’esofago stesso e lacerazione del cuore o dei grossi vasi.
Segnalamento: cani di piccola stazza sono maggiormente predisposti (West Highland White Terriers e Yorkshire Terriers), spesso sono pazienti giovani. Non esiste differenza statistica tra maschi e femmine.
Anamnesi: da problema acuto a cronico. L’intensità dipende dal grado dell’ostruzione. Rigurgito, scialorrea (aumento della salivazione), apatia, anoressia, odinofagia (dolore durante/dopo la deglutizione) i sintomi tipici. In caso di perforazione: febbre, problemi respiratori. Nel peggior dei casi il paziente può essere presentato con una forma di polmonite dovuta ad aspirazione del materiale esofageo.
Visita clinica: disidratazione dei pazienti, eccessiva salivazione, marcata alitosi, tachipnea o auscultazione anomala del torace. Raramente il corpo estraneo può essere palpato alla palpazione della gola.
Diagnosi: una radiografia mostra normalmente una struttura opaca/mineralizzata nel lume dell’esofago, spesso accompagnata da dilatazione prossimale dello stesso (megaesofago). La radiografia del torace serve ad escludere evtl. complicazioni dovute al corpo estraneo esofageo: polmonite con aspirazione e perforazione.
Esofagoscopia: serve a confermare la diagnosi. Nel medesimo intervento endoscopico si procede con l’estrazione del corpo estraneo (figura 1).
Diagnosi differenziali: masse extraluminali, diverticoli esofagei, ernia iatale, megaesofago, problema vascolare. Normalmente l’anamnesi (comparsa dei sintomi dopo aver ingerito un possibile corpo estraneo) e il segnalamento, dovrebbero aiutare il clinico a capire quale sia la diagnosi corretta.
Trattamento: trattamento endoscopico o chirurgico. Per quanto riguarda la prima possibilità, si inserisce un pinza attraverso il canale lavorativo e si procede con estrazione sotto controllo endoscopico. È anche possibile utilizzare un catetere con palloncino, il quale viene fatto passare dopo il corpo estraneo, gonfiato e il corpo estraneo viene poi estratto attraverso la bocca insieme al catetere e all’endoscopio. A seconda delle lesioni presenti nell’esofago, viene raccomandata una dieta liquida
(https://www.centroveterinarioairone.ch/cibo-per-gatti/recovery-liquido-cane-e-gatto/
https://www.centroveterinarioairone.ch/cibo-per-gatti/recovery-umido-cane-gatto/).
Complicazioni: infiammazione esofagea (figura 2), necrosi, lacerazione, perforazione, stritture, perforazioni (che possono portare a mediastinite, pleurite, piotorace), fistole o diverticoli. Lacerazioni cardiache o di grossi vasi durante la rimozione sono normalmente fatali.
Curiosità: sembrerebbe che Attila, Re degli Unni, dopo un banchetto post matrimonio, abbia ingerito del cibo, che si è bloccato nella prima parte dell’esofago e sia morto per via delle conseguenze dello stesso…
Galeandro Luca, Dr. med. vet, DACVIM (SAIM), specialista in medicina interna, Galeandro Miriam, Dr.ssa med. vet, DACVIM (SAIM), specialista in medicina interna
Letteratura:
- Ettinger J. et al. Veterinary internal medicine, Eight Edition.
Lascia un commento