
Tritrichomonas foetus
Introduzione: il Tritrichomonas foetus è un protozoo che va a localizzarsi nella parte finale dell’intestino tenue (ileo) e nell’intestino crasso (colon) ed è causa di diarrea del grosso intestino nei nostri gatti. I primi studi pubblicati risalgono al 1996.
Segnalamento: l’infezione si verifica normalmente in soggetti giovani (<2 anni) e in allevamenti. In ogni parte del mondo sono stati diagnosticati pazienti con questo genere d’infezione.
Fisiopatologia: si suppone che il parassita venga trasmesso attraverso le feci o il contatto con gatto infetti. A differenza della Giardia, questo protozoo non forma cisti e non può quindi vivere nell’ambiente circostante per un lungo periodo (massimo tre giorni una volta espulso attraverso le feci).
Sintomi: diarrea del grosso intestino (maleodorante, con evtl. presenza di sangue fresco o muco, tenesmo coli, flatulenza, aumento della frequenza delle defecazioni). Spesso i proprietari riferiscono che le feci assomigliano alla “torta” della mucca. Pazienti fortemente colpiti mostrano una marcata infiammazione a livello del perineo. I soggetti normalmente mostrano un appetito normale e sono in buone condizioni di salute, escludendo la diarrea persistente. Non è stata inoltre riscontrata alcuna correlazione con coinfezione da retrovirus (FeLV o FIV) o somministrazione di medicamenti cortisonici. Uno studio del 2001 (1) ha dimostrato che un’infezione concomitante con Cryptosporidium è associata con sintomi più marcati.
Diagnosi: i profili ematologico e biochimico non mostrano normalmente alcuna anomalia. Nel caso in cui si decide di procedere con colonoscopia e campionamento dell’intestino crasso, a livello istologico, si riscontra una lieve-moderata infiammazione (colite linfoplasmacellulare (evtl. neutrofilica) con presenza di microascessi a livello delle cripte). La diagnosi finale è basata sull’analisi delle feci. Tre le possibilità: 1. Analisi microscopica di un campione fresco (test più economico, ma meno sensibile; un campione grosso come un chicco di riso, diluito con soluzione fisiologica, viene analizzato sotto il microscopio) / 2. Coprocoltura (un campione fresco di feci viene inoculato in un mezzo colturale già pronto e analizzato sotto il microscopio. In questo modo aumentiamo la sensibilità rispetto al normale esame microscopico) / 3. Analisi PCR: test più costoso ma anche più sensibile.
Trattamento: l’unica terapia descritta efficace contro questo genere di parassita è il ronidazolo (30 mg/kg po sid per 14 giorni consecutivi). Questo medicamento può avere effetti collaterali marcati a livello neurologico (apatia, inappetenza, convulsioni); questi sintomi scompaiono normalmente una volta sospesa la terapia.
Nella maggior parte dei casi non trattati, la diarrea si risolve da sola, ma i sintomi possono persistere per almeno due anni. In aggiunta, questi pazienti, asintomatici, possono fungere da portatori sani del parassita e contagiare altri gatti.
Curiosità: 1. Una variazione genetica di questo parassita può causare infezione venerea nelle mucche, provocando morte fetale e patologie uterine. Colonizzazione del tratto riproduttivo felino è reputata invece rara. 2. Nelle famiglie dove ci sono persone immunosoppresse, bisogna prestare particolare attenzione.
Galeandro Luca, Dr. med. vet, DACVIM (SAIM), specialista in medicina interna, Galeandro Miriam, Dr.ssa med. vet, DACVIM (SAIM), specialista in medicina interna
Letteratura:
- Gookin J. et al. Experimental infection of cats with Tritrichomonas foetus. Am J Vet Res 2001; 62: 1690.
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Il ronidazolo in Svizzera si può dare se l’infrazione di trichomonas è accertato?
ReplyBuongiorno Signora Arianna,
la ringraziamo per il commento lasciato.
In caso di infezione con Tritrichomonas foetus la terapia raccomandata, anche in Svizzera, è quella con il ronidazolo (30 mg/kg po sid per 14 consecutivi).
Tritrichomonas fetus: Ein neuer Parasit im Darm von Schweizer Katzen (I. A. Burgener et. al. SAT, 2009)
Rimaniamo a disposizione per un consulto
Cordialmente
Dr. med. vet. Galeandro Luca dipl. ACVIM SAIM
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