Pneumomediastino

Introduzione: si considera pneumomediastino la presenza di aria all’interno del mediastino. L’insorgenza può essere spontanea in animali con patologie respiratorie preesistenti o come esito di trauma a esofago, trachea e polmoni. Può essere associato a traumi cervicali, ventilazione meccanica, aspirazione transtracheale, tracheostomia o durante il posizionamento di un catetere venoso centrale. In questi frangenti si crea l’estensione di aria dai piani fasciali cervicali sino al mediastino.

Pneumomedistino, pneumotorace

Sintomi clinici: spesso asintomatico, se evolve a pneumotorace può manifestare tachipnea e dispnea. In caso di rottura esofagea i sintomi clinici sono riferibili a quelli delle affezioni esofagee come rigurgito, dolore e disfagia. Pneumodediastino  acuto determina una compressione della vena cava e della vena azigos con conseguente collasso circolatorio.

Diagnosi: il pneumoderma è evidente clinicamente con crepitio sottocutaneo. La radiografia evidenzia il pneumomediastino e l’eventuale pneumotorace. A volte si ricorre a tracheoscopia (vedi video allegato) od esofagoscopia per confermare la lesione presente.

 

Terapia: conservativa, eventualmente gabbia ossigeno, medicazione delle ferite primarie.

Prognosi: buona a dipendenza della causa scatenante.

 

Schmidt Karin, Dr.ssa med. vet. cECVS, Galeandro Luca, Dr. med. vet, DACVIM (SAIM)

Letteratura:

  1. Ettinger Feldman, Veterinary Internal Medicine, Saunders, 7th edition, p 1122

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